Esiste un modo “giusto” di recitare, interpretare un personaggio, costruire una scena o un intero spettacolo…?
Teatro, anfiteatro e arena: c’è differenza?
Non so voi, ma io ho sempre trovato che le differenze tra teatro, anfiteatro e arena fossero sempre poco chiare nella testa di tante persone.
I tre termini, in effetti, indicano tre cose diverse, ma molto vicine e, per così dire, concatenate l’una l’altra.
Sono moltissimi gli esempi di queste costruzioni risalenti agli antichi imperi Greco e Romano.
Innanzi tutto, qual è la differenza tra un teatro e un anfiteatro?
Stati d’animo: questi sconosciuti!
Si apra l’asta! Rabbia! Amore! Gioia! Tristezza! Chi offre di più?
Non so voi, ma io ho sempre fatto più fatica a portare in scena certi sentimenti piuttosto che altri. Ad esempio: la gioia e la tristezza sono due sentimenti che mi è sempre stato semplice richiamare alla mia memoria emotiva e riprodurli su un palcoscenico. Al contrario, la rabbia è sempre stato un sentimento ostico per me, perchè nel mio quotidiano non sono abituata ad arrabbiarmi come si deve, quindi diciamo che non so bene come si faccia. Ma in generale altri sentimenti e stati emotivi mi mettono più in difficoltà di altri e non sempre mi è chiaro il perchè…
STILI DI TEATRO – IL MUSICAL
Fino all’inizio del settembre 1866, in America, a teatro si poteva andare ad ascoltare un concerto di musica sinfonica o vedere un’Opera o una pièce di teatro di prosa. O ancora, si poteva assistere ad un delicato balletto. Ma si poteva anche ridere a crepapelle con una commedia dell’arte o essere stupiti da illusionisti che decapitavano le proprie assistenti. Ma fino al 12 settembre di quell’anno, nessuno immaginava di potere assistere ad uno spettacolo bizzarro come quello che avrebbe avuto luogo quella sera…
La realtà supera l’immaginazione
Buongiorno a tutti!
Spero vi stiate godendo questa estate 2019 tra mare, montagna, viaggi di varia natura e, soprattutto, amici e famiglie.
Ne approfitto oggi per lanciarvi una sfida… siete curiosi di sentire quale?
Chi c’è dietro uno spettacolo? Il cast artistico
Eccoci qui per la terza e ultima parte della rubrica dedicata a chi c’è dietro uno spettacolo. Oggi si scopre il cast artistico!
Dopo aver conosciuto nello scorso articolo tutte le figure che stanno dietro le quinte, scopriamo oggi chi sono le diverse figure che stanno sulla scena. Quelle che hanno il contatto diretto con il pubblico e la principale responsabilità del coinvolgimento degli spettatori. Sono loro che ci raccontano la storia e ci fanno entrare in essa trasmettendo le emozioni attraverso il loro corpo e la loro voce: gli attori!
Comunicazione verbale e non verbale – codici standard
“Guarda com’è timido…“, “Ah, è proprio arrabbiata!“, “Non l’ho mai vista così felice“, “Quel tizio sembra annoiato“… Queste sono solo alcune delle frasi che quotidianamente potremmo dire o pensare osservando le persone intorno a noi, il loro atteggiamento, la loro espressione o postura, senza che queste abbiano detto “A” o si siano direttamente rivolte a noi. Magari sono pure a metri e metri di distanza e non sentiamo una sola parola di quello che stanno dicendo. E magari non le conosciamo nemmeno!
Insomma, come abbiamo fatto a capire, solo con uno sguardo, l’umore di quella persona?
Truccarsi
Oggi parliamo di un argomento molto pratico e divertente: il trucco teatrale!
Un argomento che sicuramente può tornare molto utile a tutti gli allievi del nostro corso di teatro, che si avvicinano sempre più al loro saggio di fine anno 😛
Ma andiamo al dunque: per le donne, almeno per la maggior parte, non è una cosa strana truccarsi, anche quotidianamente. C’è chi mette solo un po’ di matita, chi aggiunge il mascara e chi invece ce la mette proprio tutta con fondotinta e ombretti.
STILI DI TEATRO – LA COMMEDIA
Continuiamo con la rubrica dedicata agli stili teatrali! Oggi tocca alla commedia.
Non è semplice parlare in poche righe di questo genere, poichè ha origini molto antiche e nel corso dei secoli ha subito decine e decine di cambiamenti!
RESPIRARE
Tante volte ormai abbiamo detto che, nello studio di un personaggio, è tanto importante la parola quanto il corpo.
Ma detto ciò, c’è un elemento importante quanto, se non più dei due appena citati, che è necessario e indispensabile prendere in considerazione quando si lavora su un personaggio e, soprattutto, sulle emozioni che dovremo vivere in scena: il respiro.