Eccoci qui per la terza e ultima parte della rubrica dedicata a chi c’è dietro uno spettacolo. Oggi si scopre il cast artistico!
Dopo aver conosciuto nello scorso articolo tutte le figure che stanno dietro le quinte, scopriamo oggi chi sono le diverse figure che stanno sulla scena. Quelle che hanno il contatto diretto con il pubblico e la principale responsabilità del coinvolgimento degli spettatori. Sono loro che ci raccontano la storia e ci fanno entrare in essa trasmettendo le emozioni attraverso il loro corpo e la loro voce: gli attori!
Ma prima di parlare degli attori, facciamo un passo indietro… e occupiamoci un istante di una figura che forse sarebbe più corretto considerare parte del cast tecnico… o forse no…? Insomma, per me personalmente è un dilemma da sempre. Parlo del regista!
Il regista è la figura di riferimento di ogni spettacolo teatrale, sia per gli attori che per tutto il cast tecnico. E’ lui che tiene in mano il filo narrante dello spettacolo. E’ lui che decide come far sì che il messaggio arrivi al pubblico. Ha in testa il concetto da esprimere e porta gli attori a identificarsi in quel concetto. Ha carta bianca sull’organizzazione e sullo sviluppo artistico.
Figura fondamentale dunque sia a livello tecnico e organizzativo che a livello artistico e creativo.
Voi dove lo collechereste? Lasciate il vostro commento alla fine dell’articolo 😉
Torniamo quindi a noi e agli attori.
Nel caso gli attori di uno spettacolo abbiano tutte parti di eguale importanza, si parla di cast corale o ensamble cast. Senza distinzioni quindi di alcun tipo tra un membro e un altro del cast artistico. Pensiamo, ad esempio, al “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare o a “Rumori fuori scena” di Michael Frayn.
Nella maggior parte dei casi, però, c’è sempre un attore che ha una parte più estesa, importante e fondamentale per lo sviluppo della trama. Questo è dunque l’attore principale, che viene chiamato protagonista. Per esempio: l’attrice che interpreterebbe Corie in “A piedi nudi nel parco” di Neil Simon. Possono anche esserci più di un attore protagonista, naturalmente. Nel caso della commedia di Simon, ad esempio, altro personaggio/attore protagonista è Paul, marito di Corie
In contrapposizione a questo, c’è l’attore antagonista, senza il quale la storia sarebbe di una noia mortale! E’ infatti colui che interpreta la parte del “cattivo”, quello che mette i bastoni in mezzo alle ruote al protagonista e che quindi rende intrigante la narrazione. Anche in questo caso è possibile che ci siano più attori antagonisti in uno spettacolo. Pensiamo, per esempio, al Gatto e la Volpe o Mangiafuoco nella fiaba di “Pinocchio” di Collodi (messa in scena di recente da Antonio Latella, spettacolo a cui alcuni nostri corsisti hanno potuto assistere in una delle nostre scorse gite a teatro)
Vi sono poi gli attori coprotagonisti che sostanzialmente hanno delle parti leggermente minori a quella del protagonista, ma che sono altrettanto importanti per lo sviluppo della storia. Senza le quali insomma, la storia non potrebbe procedere in alcun modo! Per esempio: gli attori che interpretano i membri della famiglia di Luca Cupiello nella pièce teatrale “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo.
L’attore invece che interpreta i personaggi più eccentrici, singolari, i personaggi più caratteristici, quello che probabilmente vi farà più ridere, è l’attore caratterista.
Vi sono poi gli attori secondari, che interpretano i ruoli minori ed infine le comparse o figuranti che fanno solo piccolissime apparizione e spesso non hanno alcuna battuta, mentre in alcuni casi possono anche recitarne qualcuna.
In alcuni casi (ad esempio nel Musical nell’Opera o nell’Operetta) vi possono anche essere danzatori e cantanti, in aggiunta al cast di attori.
E a voi è mai capitato di recitare in più di questi ruoli? Protagonista, antagonista, caratterista, ecc… Se sì, in quale vi siete divertiti di più?
Raccontatecelo lasciando un commento qui sotto!