Ma come?!
Vuoi dirmi che c’è un limite al divertimento? Anche in un corso di teatro per amatori che si chiama “DiverTeatro”?!
Più o meno.
A dire il vero non è proprio il divertimento ad avere un limite… il gioco non deve mai finire!
Infatti recitare in inglese e in francese si dice nello stesso modo in cui si dice “giocare” (play e jouer).
In effetti recitare è proprio un po’ come giocare per un bambino: simulare una situazione fantastica sfruttando l’immaginazione.
Avete mai osservato un bambino che gioca a far la guerra o fa un gioco d’avventura o simula una morte o un tè con le amiche o finge una funzione religiosa o qualche rito ecc…?
Avete notato la serietà con la quale affronta il momento del gioco?
È veramente rarissimo vedere un bambino che si mette a ridere mente gioca, a meno che la risata non sia parte integrante dell’azione che sta compiendo.
Insomma, i bambini quando giocano sono completamente immersi nel “qui e ora” della situazione che stanno immaginando. Che stanno VIVENDO.
Per loro il gioco è una cosa molto seria.
Ed è tanto più divertente quanto più seriamente si affronta. Tanto che se un adulto o anche un altro bambino interrompe per scherzo o per dispetto il gioco o mette in dubbio o ridicolizza la veridicità della simulazione, il bambino che giocava si arrabbia, si mette a piangere, perde il divertimento.
E se smette di credere in quello che sta facendo, il gioco finisce.
Ecco perché è così importante non ridere mentre si fanno alcuni esercizi e al contrario concentrarsi e credere in quello che facciamo.
Se ci viene da ridere dobbiamo trovare il modo per sfruttare quella risata a vantaggio dell’obiettivo dell’esercizio (gioco) o della situazione teatrale.
Altrimenti non crederemo più in quello che stiamo facendo.
E anche per gli altri sarà più difficile crederlo. E l’esercizio diventerà del tutto inutile. Non avrà alcun valore. Nessuna funzione. Perderà di significato.
E allora, tanto varrebbe non farlo affatto.
Per concludere… non smettere mai di giocare e divertirti durante il tuo corso di teatro, ma ricordati che basta poco per rendere il gioco superficiale e inutile!
Alla prossima 😉