Come molti dei nostri corsisti del corso DiverTeatro sanno, quando si comincia un laboratorio ci si trova immersi in una classe di persone sconosciute, mai viste prima, di diversa età, provenienza, esperienza di vita, probabilmente con tutt’altri interessi rispetto ai nostri, eccezion fatta per la passione per il teatro che forse potrebbe essere l’unico punto in comune con tutte quelle persone intorno a noi.
Ancor di più poi se sono sporadici incontri, con sempre gente nuova e diversa, come nel caso delle nostre domeniche di teatro-libero o i nostri stage.
Questa grande diversità, naturalmente, potrebbe rendere ancora più intrigante il tutto, quando si comincia a giocare.
Oppure potrebbe farci sentire come sull’orlo di un precipizio o davanti ad una commissione pronta a puntare il dito contro di noi e a ridersela alla grande!
Probabilmente ci si dovrà presentare in strani modi, entrare subito in contatto visivo e/o fisico con chi ci è accanto…
Spesso anche gli insegnanti mostrano chiari segni di “birbantinite acuta”!
Insomma, sorgerà a tutti spontanea la domanda “Ma questi chi sono? E io cosa ci faccio qui?”
Capite bene dunque che provare imbarazzo, paura o simili sensazioni, sarà del tutto giustificato.
Ma, come solo i bambini sanno meglio di chiunque altro, possiamo avere un arma potentissima, per sbloccarci e permettere a noi stessi di divertirci da subito come non mai, senza provare eccessivo imbarazzo. Un’arma che ci rende liberi da giudizi e pre-giudizi, in primo luogo verso noi stessi!
La FIDUCIA. Fiducia in chi abbiamo di fronte, in chi stiamo guardando in quel momento, in chi stiamo prendendo per mano senza neanche sapere come si chiama e perfino in quell’insegnante che ha proprio l’aria di essere un po’ fuori di testa!
E, incredibile ma vero, la nostra fiducia può essere molto contagiosa. Infatti capiterà che gli altri sentiranno il nostro divertimento, il nostro “cuor leggero di bambino”, la nostra voglia di metterci in gioco senza grandi aspettative ma semplicemente vedendo con curiosità cosa accadrà! E, quando percepiranno tutto questo, pochi riusciranno a non lasciarsi trascinare verso una reciproca fiducia.
E questa fiducia sarà poi il punto di partenza per la buona costruzione di una piccola scena, per lo svolgimento di un semplice esercizio, per la messa in scena di un intero spettacolo.
La fiducia sarà la nostra carta vincente che ci renderà persino liberi da quella mania di iper-controllo di cui spesso alcuni di noi possono sentire di essere vittime. Ci permetterà di “lasciare andare”, di concederci di sbagliare, di affidarci con la semplicità dei bambini al nostro insegnante e ai nostri compagni, sicuri che tireranno fuori il meglio di noi.
Non ne siete convinti? Provare per credere!! Da settembre vi aspettiamo.
…Vi fidate? ;P