Il 27 marzo è stata una data speciale per tutti gli appassionati di teatro, perché si è celebrata la Giornata Internazionale del Teatro, un’occasione per rendere omaggio a questa forma d’arte che ha il potere di emozionare, far riflettere e unire le persone. Anche nel 2025, il palcoscenico è il cuore di questa giornata, un momento per ricordare quanto il teatro sia essenziale per la nostra cultura e per la nostra società.
Il discorso del 2025: Theodoros Terzopoulos
Come ogni anno, in occasione del 27 marzo, si è tenuto il discorso ufficiale di una grande personalità dello spettacolo. Quest’anno, è stato affidato a Theodoros Terzopoulos, uno dei registi più influenti e innovativi del panorama teatrale internazionale. Il regista e drammaturgo greco è noto a livello internazionale principalmente per i suoi studi sulla tragedia greca e la messinscena delle opere di Eschilo, Sofocle e Euripide, ma si è cimentato anche nella regia di altre opere più moderne. Con DiverTeatro, ad esempio, l’anno scorso siamo andati a vedere all’Arena del Sole il suo Aspettando Godot, durante una delle nostre Gite a Teatro! (Qui un articolo su questo spettacolo dal nostro blog: Aspettando Samuel Beckett!)
Il messaggio
Il discorso di Terzopoulos ha toccato un tema molto profondo: la difficoltà del teatro di imporsi, oggi, come strumento di comunicazione universale «in un mondo di esistenze robotizzate». Questo, mettendo in luce lo sforzo che l’artista performativo deve compiere di questi tempi per poter essere un reale agente di cambiamento in tempi di forte digitalizzazione. Terzopoulos ha infatti sottolineato l’importanza di un teatro che deve evolvere e continuare a interrogarsi sulle sfide del nostro tempo. La crisi sociale e geopolitica che stiamo vivendo deve entrare in teatro. O meglio, è il teatro che deve trovare un modo efficace per raccontare questa crisi.
«Abbiamo bisogno di nuovi modi narrativi che coltivino la memoria e creino una nuova responsabilità morale e politica per fuoriuscire dalla multiforme dittatura del Medioevo odierno», scrive Terzopoulos. E questo “Medioevo” è un tempo in cui, secondo il regista greco, l’essere umano si sta abituando a fruire delle crisi politiche, morali ed ecologiche attraverso schermi che permettono una distanza, piuttosto che l’incontro dell’altro nel qui e ora del teatro.
Cos’è la Giornata Internazionale del Teatro?
La Giornata Internazionale del Teatro venne istituita nel 1961 dall’Istituto Internazionale del Teatro (ITI) per celebrare il potere comunicativo e la bellezza di questa forma d’arte. Ogni anno, un drammaturgo o un artista di spicco scrive un messaggio da diffondere in tutto il mondo, e quest’anno le parole di Terzopoulos ci hanno ricordato le origini politiche del teatro nella polis greca, ma anche di quelle rituali.
In Italia, il 27 marzo è una giornata in cui teatri, compagnie e scuole organizzano eventi speciali, spettacoli e incontri per celebrare insieme il teatro.
In questo periodo, andare a vedere uno spettacolo, partecipare a una lettura o un concerto, più che mai ci dovrebbe aiutare a riflettere su quanto questa forma d’arte sia viva, vibrante, duttile e in grado di adattarsi ai tempi.
La Giornata Internazionale del Teatro 2025 ci invita a ricordare quanto sia importante dare sostegno a quest’arte, sia che si tratti di grandi produzioni nei teatri più famosi, sia che si tratti di piccole realtà locali. Ogni spettacolo è un atto di passione, coraggio e dedizione, e, come ha detto Terzopoulos, il teatro può essere uno strumento prezioso per aiutarci a crescerci meglio come umanità, offrendo uno specchio reale della società in cui viviamo.
In un mondo alla ricerca di risposte, il teatro ci aiuta ancora una volta a porre le giuste domande, perché «il teatro esiste e sopravvive grazie a domande senza risposta».
Quindi, anche quest’anno, non dimenticare di celebrare il teatro (e non solo il 27 marzo!) Vai a vedere uno spettacolo, sostieni gli artisti, riflettiamo insieme su quanto questa forma d’arte sia fondamentale per la nostra vita quotidiana! Ma soprattutto, se questo articolo ti è piaciuto e vuoi leggere altri articoli a sostengo del teatro…
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