Durante le lezioni del nostro corso di recitazione, ci capita di trovarci immersi in esercizi e giochi teatrali in cui ci troviamo “costretti” a guardare negli occhi un’altra persona. A guardarla teneramente, dolcemente, con rabbia, con sospetto, con curiosità, amorevolmente, con tristezza…
Indifferentemente dall’indicazione emotiva che viene data, ci viene comunque difficile sostenere lo sguardo di qualcun altro. E non è detto che se è uno sconosciuto ci venga più difficile che se fosse qualcuno che conosciamo bene. I nostri allievi sanno perfettamente di cosa sto parlando! ;P
Ma perchè guardarsi negli occhi è così difficile?
“Gli occhi sono lo specchio dell’anima“, recita un antico detto. Ed è proprio vero!
Gli occhi dicono molto. Spesso anche inconsapevolmente.
Quindi è normale sentirci imbarazzati nel sostenere uno sguardo, anche solo per pochi secondi. Ci sentiamo vulnerabili. E lo siamo. Al contempo, ci preoccupiamo di non essere troppo invadenti dell’intimità altrui.
Ma sono proprio vulnerabilità e intimità che magicamente creano complicità e fiducia, pur non conoscendo nei dettagli la vita privata di quella persona.
E complicità e fiducia sono fondamentali sulla scena. E non solo sulla scena!
Insomma, guardarci negli occhi ci permette di andare al di là delle cose. Di toccare delle corde che, anche se solo sfiorate, possono produrre una musica meravigliosa.
E allora lancio una sfida: durante la vostra giornata, fermatevi solo per un minuto a guardare negli occhi colleghi, compagni, familiari.
Guardateli cercando di sgomberare la mente da qualsiasi pensiero e cercate semplicemente di osservare gli occhi di quella persona che avete di fronte. E poi, scrivete qui sotto la vostra esperienza!