Il teatro è una disciplina fondamentale: nell’antichità classica, la consideravano la disciplina per eccellenza, la più “completa”. Studiare teatro, infatti, era fondamentale per inserire un giovane all’interno della società, ed educarlo alla retorica e al senso civico. Ma oggi, è ancora vantaggioso fare teatro? Insegnare teatro ai giovani nelle scuole? O farlo anche da adulti, magari anche solo come hobby? La scienza, e soprattutto diversi studi pedagogici, ci rispondono di sì!
In questo articolo si elencheranno, infatti, tutti i vantaggi del fare teatro… e non solo per i più giovani, ma anche per gli adulti! Scopri perché, anche tu, dovresti pensare di iniziare un corso di recitazione!
Il teatro aiuta a sviluppare la tua creatività
In quanto attività basata sulla creazione, il teatro porta spesso l’allievo a usare nuovi aspetti della propria immaginazione e della propria fantasia. Questi aspetti, se stimolati correttamente, conducono l’allievo all’acquisizione di nuove competenze: problem solving, pensiero creativo, storytelling, autoconsapevolezza e senso critico. L’acquisizione di queste competenze, unite all’aspetto ludico del teatro, stimola così la creatività dell’allievo, questi strumenti permettono non solo di dare ali alla fantasia di un individuo, ma anche di creare una forma per mezzo della quale darle sfogo. Questo processo alla base della creazione teatrale, del lavoro creativo dell’attore, si può applicare in qualsiasi attività, come lo studio o qualsiasi genere di impiego lavorativo (anche non artistico). Perfino un muratore può giovare di un approccio creativo al suo mestiere, sempre tenendo in conto delle regole tecniche fondamentali che servono per il suo lavoro. Ecco perché fare teatro può essere un vantaggio per tutti!
Il teatro è una disciplina sociale
Alla base del lavoro creativo dell’attore c’è l’identificazione in un personaggio, cioè un altro-da-sé. In altre parole: il teatro ci aiuta a identificarci in qualcuno che non siamo noi. Allontanarci dal nostro ego e dalla nostra quotidianità, infatti, ci permette di poter vedere un problema da altri punti di vista, e comprendere quindi realtà estremamente lontane dalle nostre. Come posso interpretare un personaggio vissuto nell’Antica Grecia, ad esempio, se io sono nato e ho vissuto nel presente? Il teatro permette di travestire i panni dell’altro, e infatti spesso viene usato anche in contesti di rieducazione e integrazione, come nelle carceri o con pazienti psichiatrici. Vestire i panni di nuovi personaggi, infatti, aiuta a capire l’altro, e perciò a sviluppare doti come l’empatia, la compassione e il senso civico: doti fondamentale per la giusta convivenza, in qualsiasi ambiente, sul luogo di lavoro o in qualsiasi ambiente cittadino.
Il teatro si fa in “squadra”
Alla base del teatro vi è il concetto di “relazione”. La relazione da intendersi tra l’attore e il pubblico, certamente, ma anche tra gli stessi attori. In un contesto laboratoriale, molto più che per l’allestimento di uno spettacolo, gli allievi imparano il concetto di “gioco di squadra”. Al contrario degli sport, nel teatro non c’è competizione o agonismo, e tuttavia esiste un gruppo che deve imparare a comunicare in modo efficace, a proteggersi, imparare dai propri errori e da quelli del compagno prendendosene la responsabilità. Quindi gli allievi attori sono abituati a far parte di una squadra che coopera e s’impegna con dedizione a far funzionare qualcosa, dove eccesso di ego e stravaganze risultano fatali per tutto il gruppo: questo rende il teatro il campo di prova perfetto per qualsiasi tipo di interazione sociale o lavorativa di gruppo!
Il teatro è lavoro su di sé
Il teatro presuppone, come si è già detto, anche una relazione con il pubblico. La possibilità di esibirsi in pubblico, infatti, è un naturale rimedio contro l’ansia e la mancanza di fiducia in sé. Oltre ad acquisire dei metodi per gestire al meglio il proprio modo di porsi di fronte a un pubblico, l’allievo attore lavorerà su degli strumenti che possono essergli utili anche in momenti più “privati”. Prendiamo d’esempio l’uso della voce, di una corretta dizione della lingua italiana, di una corretta postura e presenza scenica! Queste competenze si possono utilizzare per fare bella figura in un colloquio di lavoro come ad un appuntamento romantico, poiché aiutano ad aumentare la propria percezione di sé e del modo di essere.
Il teatro è cultura
Fare teatro non è solo arte, ma è anche cultura. Gli allievi attori incontrano quotidianamente i repertori della letteratura teatrale classica, acquisendo così un enorme e approfondito bagaglio culturale che spesso viene completamente omesso dai programmi scolastici istituzionali. Non solo, affrontare alcune opere teatrali comporta necessariamente una doverosa introduzione storica, quindi il bagaglio culturale acquisito non è esclusivamente letterario ma anche storico, sociale, civile. Mettere in scena un’opera, inoltre, comporta anche un’attualizzazione dei fatti del presente. In un certo senso, un laboratorio teatrale è anche un luogo di dialogo dove gli allievi sono invitati a riflettere sui grandi temi di attualità. Questo perché l’attore compie un’analisi critica del testo che andrà a rappresentare, in quanto il teatro ha lo straordinario potere di mettere in scena episodi del passato per provare a spiegare, raccontare e far riflettere sul presente.
In conclusione, esistono diversi motivi per cui oggi è vantaggioso fare teatro. Infatti, il teatro è una disciplina educativa completa che contribuisce allo sviluppo creativo, sociale ed emotivo dei ragazzi più giovani, ad esempio, ma non solo! Incoraggiando la pratica teatrale nelle scuole secondarie, ad esempio, si può contribuire al futuro di molte ragazze e ragazzi che diventeranno adulti consapevoli e di mentalità aperta. Tuttavia, come abbiamo visto, il teatro può avere vantaggi anche sulla vita adulta, sulle prestazioni lavorative e sul benessere della vita quotidiana, aumentando la sicurezza di sé, il senso di autocritica e il proprio bagaglio culturale.
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