Fino all’inizio del settembre 1866, in America, a teatro si poteva andare ad ascoltare un concerto di musica sinfonica o vedere un’Opera o una pièce di teatro di prosa. O ancora, si poteva assistere ad un delicato balletto. Ma si poteva anche ridere a crepapelle con una commedia dell’arte o essere stupiti da illusionisti che decapitavano le proprie assistenti. Ma fino al 12 settembre di quell’anno, nessuno immaginava di potere assistere ad uno spettacolo bizzarro come quello che avrebbe avuto luogo quella sera…
Qualche mese prima, una piccola, sgangherata compagnia di prosa che aveva preso un teatro (il Niblo’s Garden Theatre) per mettere in scena un nuovo sensazionale spettacolo, si trovava in grandi difficoltà economiche, poiché la produzione di quella pièce si stava rivelando assai più costosa del previsto.
Frattanto, una compagnia di ballo e canto che veniva dall’Europa, era rimasta per strada, senza un teatro in cui potersi esibire.
Non si sa come, le due compagnie si conobbero e decisero di fondere i loro spettacoli per risolvere i loro rispettivi problemi. A me piace immaginare un incontro in una osteria dell’epoca, tra un fiasco di vino e un altro, bevuto in allegria per affogare il dispiacere
Così, la sera del 12 settembre 1866, questa compagnia così male assortita, in cui vi erano cantanti, ballerini e attori di prosa di nazionalità ed etnie diverse, molti dei quali immigrati, si esibì ne “The Black Crook”, uno spettacolo che per l’epoca aveva una formula del tutto nuova. Il successo fu incredibile e fu così che ebbe inizio la storia del Musical!
Il nuovo entusiasmante genere non tardò a diffondersi a macchia d’olio in tutto il paese e, successivamente, anche in Europa. Anche se, in effetti, in Europa ebbe qualche difficoltà, a causa della lingua. Si dovette ricorrere a delle traduzioni o dei sottotitoli.
MA, come spesso in tanti ambiti è accaduto, gli americani non sono stati proprio i primi ad inventare questo genere, anche se sono stati poi i più bravi a perfezionarlo…
In Europa, infatti, girava già da quasi un secolo prima qualcosa di molto simile ed assimilabile al genere Musical, nato dalla fusione della tradizione dell’operetta e dell’opéra-comique, con qualche elemento della rivista e del café-concert: la commedia musicale!
In Italia, già nel 1789, Giovanni Paisiello mise in scena “Nina, o sia La pazza per amore” – commedia in un atto, in prosa e verso per musica
In Inghilterra, nell’800, Gilbert e Sullivan, allestivano già le loro opere al Savoy Theatre, che pur essendo definite all’epoca a tutti gli effetti come delle operette, in verità avevano già alcune caratteristiche che le differenziavano dalla tradizione operettistica e le avvicinavano alla cultura popolare. Si possono dunque considerare senza dubbio degli antenati del genere Musical.
A Berlino, nel 1928, Bertolt Brecht e Kurt Weill, ispirandosi al Testo “The beggar’s opera” di John Gray del 1728, misero in scena “L’opera da tre soldi” – commedia musicale in tre atti, che ebbe un incredibile successo di pubblico
Negli ultimi anni ormai anche in Italia il musical in stile americano comincia ad avere un certo successo. E si cominciano a vedere in cartellone anche le prime proposte originali italiane di musical in vero stile Broadway, come, ad esempio, l’originale proposta degli Oblivion “La bibbia riveduta e scorretta” che l’anno scorso siamo andati a vedere durante una nostra gita a teatro.
E voi lo avete mai visto un musical dal vivo?
Se sì, lasciate un commento qui sotto con le vostre impressioni 🙂